Quest'anno, almeno nei primi 3 giorni è difficile decretare il più antipatico, almeno tra gli artisti americani.
Molti tra di loro infatti si sono dimostrati disponibilissimi e umili sia nel rispondere alle domande che con i fans che per loro hanno atteso anche ore.
Ovviamente George Clooney che con il suo bagno di folla di mezz'ora ha conquistato tutti ancora una volta, ma Sandra Bullock non è stata da meno. Quel giorno quindi dobbiamo per forza di cose incoronare re e regina della sampatia i due protagonisti di "Gravity".
La stessa Bullock la premiamo come miglior vestito sia in passarella che sul red carpet, con un abito prima arancione e poi rosso fuoco.
Il secondo giorno la corona di più brava, dolce, simpatica e umile persona va a Mia Wasikowska, che ha conquistato tutti con la sua sublime performance in "Tracks" e poi con la sua estrema timidezza e disponibilità in passerella.
Anche William Friedkin per noi è stato il re incontrastato della giornata, facendo più una breve masterclass che una conferenza. Lui il maestro del thriller si è posto allo stesso livello nostro, mettendoci a nostro agio con battute e scherzi.
Paradossalmente sono stati molto più alla mano star di un grande calibro internazionali che i nostri italiani, tanto che alcuni hanno peccato anche di arroganza.
Sul red carpet curioso è stato vedere che il vestito sfoggiato dalla Wasikowska è stato poi replicato con varianti dall'attrice italiana Alba Rochwacher.
Il terzo giorno è stato meno elettrizzante a causa della mancanza di Lindsay Lohan che avrebbe, senza ombra di dubbio, movimentato la giornata. Le risate non sono mancate con gli sguardi di James Deen che ha conquistato la simpatia di molti. Una menzione speciale al giovane Tye Sheridan, che ha rubato un po' la scena al tamarro Nicholas Cage.
Alice Bianco e Sara Prian